Bill Williams è il creatore di alcuni degli indicatori di mercato più popolari: oscillatore Awesome, frattali, Alligator e Gator.
Previsioni imprevedibili per il 2019
2022-08-26 • Aggiornato
Le informazioni non possono essere considerate consigli di investimento
Tutti vogliono sapere cosa aspettarsi per questo nuovo anno. I trader non fanno eccezione alla regola. Questa volta abbiamo voluto creare qualcosa di nuovo e particolare: a volte può essere noioso parlare di ciò che ci si aspetta, ecco perché abbiamo deciso di elencare gli eventi che nessuno si aspetta, ma che potrebbero verificarsi nel 2019 e sconvolgere i mercati.
Donald Trump - probabilmente il presidente americano più interessante!
Trump può essere descritto come la persona più carismatica, imprevedibile e scioccante del 2018. Le guerre commerciali, il crollo del mercato petrolifero, le sanzioni e il nuovo NAFTA, sono tutte cose collegate al Presidente degli Stati Uniti. Dal giorno in cui è entrato in carica, Trump ha cercato di annullare la politica estera di Barack Obama. Oltre ad avere un atteggiamento rigido nei confronti della politica estera, Trump ha anche implementato strategie invadenti nei settori della tecnologia, dell’energia e della finanza, considerate le fondamenta dell’economia statunitense. Sebbene Trump e le sue politiche siano state criticate, l’economia statunitense ha compiuto enormi progressi durante il suo mandato come Presidente degli Stati Uniti.
Le guerre commerciali sono state il gioco di potere più importante portato avanti da Donald Trump nel 2018. Dopo aver dichiarato che gli Stati Uniti stavano perdendo molti soldi nel commercio con la Cina, Trump ha deciso di imporre una serie di dazi. Guardando i dati sul commercio USA-Cina, si può dire che Trump aveva un argomento valido. Sebbene molti esperti avessero previsto un declino nell’economia degli Stati Uniti in seguito all’adozione di questi dazi, i numeri reali hanno mostrato il risultato opposto. Inoltre, il dollaro USA è stato considerato un rifugio sicuro durante l’escalation delle guerre commerciali.
Partiamo dal presupposto che Trump continuerà con strategie analoghe nel 2019. Potremmo aspettarci ulteriori eventi sulle “sanzioni contro l’Iran” e sui problemi del Medio Oriente. L’aumento del budget del Pentagono per il 2019 è un indicatore importante del possibile aumento del rischio di una crisi globale. Se Trump rimane focalizzato sulle sue strategie, potremmo avere un basso appetito per il rischio. Ciò comporterà pesanti perdite per tutti gli asset rischiosi. Con l’aumento della domanda di commodity sicure, assisteremo a un forte aumento dei prezzi dell’oro.
È possibile la parità per la coppia EUR/USD?
Il 2018 è stato caratterizzato da un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Dalla metà dell’anno, il dollaro USA è diventato una valuta redditizia per il carry trade a causa delle incertezze negli altri paesi e i loro bassi tassi di interesse.
La situazione potrebbe tuttavia differire nel 2019. Anche se la Fed prevede di aumentare il tasso di interesse al 3.50% nel 2019-2020, l’economia statunitense potrebbe rallentare in un contesto di decelerazione globale. Ciò avrà un impatto negativo sul debito nazionale. Di conseguenza, gli Stati Uniti avranno bisogno di denaro a buon mercato per ripagare il debito. Una risposta del genere da parte della politica monetaria porterà ad un crollo del dollaro USA.
Le incertezze politiche sono un altro fattore importante da considerare. Donald Trump potrebbe dover affrontare un’accusa di impeachment, che incoraggerà i trader più grandi ad aumentare le loro posizioni corte per il dollaro USA.
D’altra parte, verso la fine del 2018, la Banca centrale europea ha finalmente indebolito la sua politica di allentamento quantitativo. Di conseguenza, nel 2019, la BCE dovrebbe aumentare i tassi di interesse per la prima volta in molti anni fornendo sostegno all’euro. Ci sono molte probabilità che l’EUR diventi la principale valuta di pagamento nei suoi rapporti con il resto del mondo.
Tenendo conto di tutti i suddetti fattori, possiamo dire che la coppia EUR/USD è lontana dal raggiungere la parità di valore nel 2019. Se tutti gli eventi sopra menzionati si dovessero verificare, l’Euro si vendicherà con l’USD, spingendo la coppia a 1.30.
L’instabililità dei mercati finanziari porterà il mercato dell’oro a 1480$ per oncia nel terzo trimestre del 2019.
L’economia statunitense si è espansa durante il 2018. Nel secondo trimestre del 2018, la crescita del PIL statunitense ha raggiunto il 4.2%, il livello più alto dal terzo trimestre del 2014. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il livello minimo in quasi 50 anni, mentre ad ottobre il numero di posti di lavoro è aumentato di 250.000 e il salario medio è aumentato del 3.1%, il maggiore aumento in quasi 10 anni.
Tuttavia, la crescita economica nel 2019 potrebbe non essere così positiva come nel 2018. Sembra che la politica di Trump sia molto efficace, ma rischia di essere una vittoria solo nel breve termine, mentre nel lungo termine questa politica potrebbe fargli pagare un alto costo. L’attuale politica rischia di destabilizzare il sistema finanziario globale. Nel 2018, il mercato finanziario globale era caotico e questo potrebbe essere solo l’inizio di tutti i guai. Alla fine, potrebbe anche accelerare il deterioramento della potenza del dollaro.
E la Fed?
La forza dell’economia statunitense ha permesso alla Federal Reserve di aumentare il tasso di interesse quattro volte nel 2018. Tuttavia, tutti sappiamo che Trump non è soddisfatto dell’attuale politica monetaria della Fed. Se la Fed non dovesse cambiare il suo comportamento potrebbe esserci il rischio che il suo presidente venga licenziato. Non è solo Trump che sta facendo pressione sulla politica monetaria. Tra i membri del FOMC, si parla di un aumento del tasso più prudente. In ogni caso, entrambe queste situazioni danneggeranno l’USD.
Un dollaro debole farà rafforzare il mercato dell’oro?
L’aumento del dollaro è stato uno dei motivi del calo dell’oro nel 2018. Tuttavia, ci sono molte ragioni per dire che l’USD perderà le sue posizioni nel 2019. L’oro è riuscito a svolgere un ruolo di rifugio sicuro nel 2018. Come abbiamo già detto in precedenza, nel periodo 2019-2020, il mercato finanziario mondiale soffrirà molto a causa dell’intensificarsi delle guerre commerciali. Più il mondo è a rischio, migliori sono le condizioni per il mercato dell’oro. Di conseguenza, la coppia XAU/USD potrebbe raggiungere 1480$/oncia nel terzo trimestre del 2019.
L’unica speranza per le criptovalute
Pensiamo che le domande “Il Bitcoin recupererà il prossimo anno?” o “Il Bitcoin raggiungerà i 2.000$?” siano le più comuni nella community delle criptovalute. Vediamo cosa succederà alle criptovalute nel 2019.
La più vecchia delle criptovalute ha subito enormi perdite nel 2018, passando dai massimi di gennaio di 17.200$ ai minimi di dicembre, 3.200$. Tra le molte ragioni di questo mercato ribassista, gli analisti citano il timore di elevate imposte sugli asset digitali. Dopo che Donald Trump ha firmato il piano fiscale, che ha reso tutti gli asset cripto tassabili, gli investitori hanno perso fiducia nelle loro proprietà, il che ha portato alla liquidazione delle criptovalute.
Un nuovo trucco di Trump?
Ironia della sorte, le grandi banche considerano le azioni di Trump come il principale fattore che farà salire il prezzo del Bitcoin all’inizio del 2019. Dopo aver affrontato un possibile stato di accusa (sì, è possibile), Trump potrebbe tentare di ravvivare la simpatia del pubblico annunciando una riduzione delle tasse sulle criptovalute. Secondo gli analisti, ha tenuto l’asso nella manica per un po’ di tempo dopo aver investito nel Bitcoin nel 2017. Utilizzerà criptovaluta e blockchain per formare una base ideale per le relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e altri paesi. Questo è il motivo per cui il prezzo del Bitcoin dovrebbe aumentare fino a raggiungere i 10.000$ a febbraio-aprile 2019.
Tuttavia, questa felicità potrebbe non durare a lungo. Secondo recenti notizie, l’Iran, uno dei paesi che accettano le criptovalute, sta considerando l’utilizzo di queste ultime per sfuggire alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti dal giugno 2019. L’Iran seguirà l’approccio del Venezuela e creerà la propria valuta che si appoggerà al prezzo del greggio. L’Iran userà questa nuova valuta al posto del dollaro USA per svolgere le sue operazioni con il petrolio. Se l’Iran metterà in pratica questa strategia, rovinerà i piani del presidente degli Stati Uniti per gli asset cripto. Ulteriori commenti e azioni probabilmente ridurranno il prezzo del Bitcoin a livelli prossimi ai 6.000$.
Se la RBA allentasse ancora di più la sua politica monetaria?
La Reserve Bank of Australia ha mantenuto il tasso di interesse in sospeso da agosto 2016. Inoltre, non vi è stato alcun rialzo del tasso da novembre 2010.La banca centrale non cambia il suo tasso di interesse menzionando un effetto positivo della debolezza del dollaro australiano nei dati economici.
Cosa si aspetta il mercato?
Sebbene la RBA continui ad annunciare incertezze e la continuazione di una politica monetaria allentata, il mercato spera ancora in un rialzo del tasso nel 2019. E anche se il rialzo del tasso non si dovesse verificare nel 2019, il 2020 dovrebbe portare un aumento del tasso.
Cosa succederà se la banca centrale diventasse più scettica e tagliasse il tasso di interesse?
Questo potrebbe verificarsi per 4 motivi.La prima ragione è la debolezza dei dati economici. Anche se la Banca centrale sostiene che un dollaro australiano debole sostiene l’economia, le cifre reali non lo confermano. Il calo dei prezzi immobiliari, l’inflazione bassa e un più ampio declino dell’economia australiana sono fattori cruciali che possono portare ad un taglio del tasso di interesse.
La seconda ragione è una possibile escalation delle guerre commerciali. La guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina è molto negativa per il dollaro australiano perché la Cina è il principale partner commerciale dell’Australia. Di conseguenza, può prevalere il tono cauto della Banca centrale.
La terza ragione è celata nei rischi di una turbolenza economica globale. Il calo della propensione al rischio potrebbe essere maggiore rispetto al 2018. L’instabilità economica globale e un crollo dell’AUD potrebbero consentire alla Reserve Bank di allentare ulteriormente la sua politica monetaria.
L’ultimo dei motivi riguarda la politica monetaria della Fed. La Federal Reserve ha aumentato significativamente il suo tasso di interesse nel 2018. Questo ritmo potrebbe rallentare nel 2019. Di conseguenza, la differenza tra i tassi di interesse smetterà di aumentare, consentendo alla RBA di mantenere la sua politica monetaria allentata.Inoltre, poiché la Banca centrale ha mantenuto invariato il tasso di interesse per oltre due anni e mezzo, dovesse avvenire una riduzione del tasso, questa non sarebbe una grande sorpresa.
Che caduta possiamo aspettarci?
La coppia AUD/USD ha iniziato a riprendersi a ottobre 2018. Dovesse avvenire un taglio del tasso, la ripresa si interromperà. In questo caso, un calo a 0.6345 sarà altamente probabile.
Cosa succederà se il Regno Unito e l’UE non dovessero riuscire a trovare un accordo sul Brexit entro il 29 marzo 2019?
Nel 2018, la sterlina britannica è stata sotto la pressione più forte che abbia mai sperimentato per via dei negoziati Brexit. Non è sorprendente, poiché la scadenza per i negoziati è il 29 marzo 2019. Il tempo passa, ma un accordo sembra essere ancora lontano. La votazione finale del Parlamento sull’accordo Brexit era prevista per l’11 dicembre, ma Theresa May l’ha annullata. Perché? Perché il Primo Ministro sapeva che l’accordo sarebbe stato rifiutato. Di conseguenza, May ha ripreso i negoziati con l’UE.
I peggiori scenari per il Regno Unito.
Il primo scenario è un secondo referendum. Anche se la May non considera la possibilità di un secondo referendum, potrebbe accadere. Il secondo referendum porterà maggiori incertezze sui mercati e caos all’interno del governo britannico. Inoltre, i risultati del referendum saranno imprevedibili. Se il risultato fosse che il Regno Unito debba ancora lasciare l’UE, il paese tornerà dove si trovava prima del secondo referendum. Se le persone dovessero votare per restare nell’UE, il governo britannico cadrà.
Il secondo scenario è collegato al primo. Il Regno Unito potrebbe decidere di rimanere nell’UE senza il referendum. Ciò sosterrà la GBP? Difficilmente. L’economia britannica e la sterlina hanno sofferto molto a causa dell’accordo Brexit. Se alla fine il paese non raggiunge un accordo, seguirà il fallimento del governo britannico che influenzerà negativamente la valuta britannica.
Il terzo e peggiore scenario è “nessun accordo”. Il Regno Unito combatte per il Brexit da giugno 2016. Se il paese non riesce a raggiungere un accordo con l’UE, la sterlina crollerà ulteriormente fino a quando non ci saranno certezze nei rapporti tra le parti.
In conclusione, possiamo dire che se il Regno Unito e l’UE non riescono a raggiungere un accordo, il governo britannico, l’economia e la sterlina britannica crolleranno.
Il 2019 sarà un anno difficile per il petrolio.
Questa commodity volatile è di grande interesse per i trader. Rivediamo il suo passato e vediamo quali sono le prospettive per il futuro del mercato petrolifero.
Il 2018
I livelli del prezzo del 2014 superiori a 100$ al barile restano un lusso insostenibile per il petrolio. Nel 2018, il Brent è riuscito a raggiungere solo 90$. I prezzi del greggio sono aumentati fino alla fine di settembre. Il mercato è stato sostenuto da tagli alla produzione da parte dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) e dei suoi alleati, nonché dalle sanzioni statunitensi contro l’Iran. I tweet provocatori del presidente Donald Trump hanno causato fluttuazioni occasionali e caotiche del prezzo. Poi, i fattori che hanno fatto aumentare il petrolio si sono rivelati falsi e il suo prezzo è crollato, perdendo un terzo del suo valore.
Il 2019
Anche se il petrolio si riequilibrerà dopo che l’OPEC ha annunciato nuovi limiti di produzione a partire da gennaio, questo supporto sembra fragile. L’accordo concluso dagli esportatori di petrolio sarà riesaminato ad aprile. Gli Stati Uniti esamineranno le esenzioni concesse a otto paesi per continuare a importare petrolio iraniano all’incirca nello stesso periodo. Donald Trump ha chiaramente espresso il desiderio di mantenere bassi i prezzi del petrolio: 80$ per il Brent e 70$ per il WTI come massimale. Gli Stati Uniti stanno estraendo molto petrolio e probabilmente ne produrranno ancora di più nel 2019. Allo stesso tempo, la grade domanda di petrolio che c’è stata negli ultimi due anni potrebbe diminuire alla luce del rallentamento economico globale. L’eccesso di offerta che ne deriverà porrà i prezzi del greggio sotto una pressione negativa, anche se i prezzi più bassi siano mitigati dal fatto che la domanda aumenterà con la caduta dei prezzi. Per il 2019, prevediamo che la fascia di prezzo del greggio Brent sarà compresa tra 70$ e 50$ al barile.
Il caso peggiore: l’OPEC collassa
La sopravvivenza del più forte è considerata il principio chiave della selezione naturale. È ovvio che l’OPEC deve evolversi o perire. I paesi membri dell’organizzazione sono attualmente in competizione, divisi da differenze nazionali e dispute politiche. Arabia Saudita e Iran si odiano a vicenda e il Qatar ha già lasciato l’organizzazione. A differenza di Stati Uniti e Russia, i paesi OPEC non hanno il vantaggio competitivo della produzione a basso costo. La tendenza è di ridurre la dipendenza dell’economia mondiale dal petrolio OPEC. Di conseguenza, questo blocco di paesi continuerà a perdere quote di mercato e la sua capacità di influenzare i prezzi. Cosa significherà la scomparsa dell’OPEC per il mercato petrolifero? Se dovessero venire fatti tagli alla produzione centralizzata del petrolio, questo determinerà un crollo dei prezzi del 50%.
P.S.: leggendo queste previsioni, non dimenticare che abbiamo considerato eventi piuttosto imprevedibili. Non è molto probabile che si verifichino, ma se dovessero realizzarsi, determineranno cambiamenti cruciali nei mercati.
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