Le informazioni non possono essere considerate consigli di investimento
Alla fine di maggio la coppia EUR/ISD è precipitata ai minimi di luglio 2017. Tuttavia, la moneta unica è riuscita a recuperare le sue posizioni. La coppia EUR/USD sta aumentando, ma ci sono dubbi sul futuro rafforzamento dell’euro. Ci sono diverse ragioni per questo. Da un parte, la politica italiana poco chiara e l'accordo Brexit pesano sull'euro facendolo precipitare. Dall’altra, si prevede che la Banca Centeale Europea diminuirà il suo programma di alleggerimento quantitativo. La BCE discuterà se rilassare gradualmente gli acquisti di obbligazioni. Si prevede che la Banca Centrale concluderà con un annuncio pubblico su quando intende cessare gli acquisti di asset il 14 giugno.

Diamo un'occhiata alle previsioni delle principali banche e istituzioni finanziarie mondiali.
La Banca UOB ha cambiato le sue previsioni sull’EUR da bearish a neutrale. Nel breve termine, ci sono indizi su un certo anticipo, tuttavia, è visto come una parte di un intervallo di consolidamento 1.1600-1.1830 e non l'inizio di un aumento sostenuto.
Gli analisti di Scotiabank mantengono una previsione neutrale/bullish nel breve termine. Secondo gli analisti, nel breve termine il rapporto di rischio sembra supportare la forza dell’ euro . Di conseguenza, nel breve termine, l'EUR dovrebbe raggiungere il massimo di chiusura di inizio maggio intorno a 1.1850. Si prevede che il supporto si troverà a 1.1720. Nel medio termine, gli analisti sono preoccupati per le implicazioni dell'incrocio della MA di 50 giorni (1.2018) al di sotto dei 200 giorni (1.2012), la "croce della morte". Quindi la caduta può essere anticipata.
La Danske Bank vede l’EUR/USD sotto all’ 1.20 per maggior tempo. Prima la banca aveva visto la coppia sotto all’1.28 nel lungo termine, tuttavia, fino ad ora, prevede che EUR/USD sarà bloccata sotto all’1.20 per un periodo prolungato. Nel breve termine la Banca si aspetta il movimento al ribasso della coppia.
Secondo la SEB Research, la coppia EUR/USD negozierà a 1.10 su un orizzonte temporale di tre mesi. La Società ritiene che i continui irrigidimenti della Fed quest'anno e il prossimo supporteranno l'aumento del dollaro US nei prossimi trimestri. Di conseguenza, il fatto che il tasso di interesse degli Stati Uniti sarà più elevato e il tasso di interesse europeo rimarrà invariato porterà a un ulteriore sostegno dell'USD nel breve termine. Tuttavia, la SEB Research sostiene che una volta che la BCE e le altre banche centrali inizieranno a normalizzare la politica monetaria, queste forze insieme ai flussi di ribilanciamento negativi dell'USD eserciteranno una rinnovata pressione al ribasso sul dollaro US.
In conclusione, possiamo dire che le previsioni per il movimento dell’euro nel breve termine sono positive. Tuttavia, nel medio termine, l'euro potrebbe incontrare difficoltà e tornare ai minimi di maggio.