Saluti dal lontano 2022! Gli analisti di FBS hanno usato un po’ di magia per viaggiare nel futuro e hanno portato indietro alcune previsioni esilaranti.
AUD: prospettive a lungo termine
Le informazioni non possono essere considerate consigli di investimento
Aumento tattico
Il dollaro australiano sta andando piuttosto bene ultimamente. Le ultime 6 settimane forniscono un quadro quasi identico per le prestazioni rispetto a USD e JPY. Gli osservatori spiegano il comportamento dell’Aussie collegandolo all’economia cinese che è già in un percorso di ripresa costante e “trascina” con se l’economia australiana. Questo, tuttavia, è solo un quadro tattico. Qual è il layout strategico?
Declino strategico
Negli ultimi due anni il dollaro australiano è calato rispetto all’USD. È in declino rispetto all’USD dal 2011, solo un cambiamento significativo ha avuto luogo nel 2016-2017. Come mostra il grafico mensile, la coppia di valute si trova attualmente dove si trovava nel 2009 prima di iniziare la sua ascesa. In altre parole, ai minimi di 11 anni. Su quel grafico mensile, l’ultima candela verde rappresenta queste ultime settimane di aumento che abbiamo osservato di recente. Non molto impressionante su larga scala. Oppure sì? Analizziamo i fondamentali per vedere cosa succederà al dollaro australiano.
Fondamentali
Il lato positivo presenta alcune cose da menzionare. In primo luogo, l’Australia è una delle prime economie ad aver iniziato la ripresa per via degli stretti legami commerciali con la Cina. Tuttavia, è importante una corretta interpretazione di questo avvenimento: il fatto che l’AUD sia in aumento dalla metà di marzo riflette un buon tempismo, non una buona ripresa. In secondo luogo, un ampio pacchetto di stimoli sta aiutando le imprese e le famiglie a rimanere a galla e a riaccendere i meccanismi economici. La RBA sta facendo la sua parte per assicurarsi che tutto vada nel miglior modo possibile in queste condizioni. E in terzo luogo, l’Australia ha gestito abbastanza bene il virus. Sarebbe potuta andare molto peggio per il Paese. Quindi, non tutto è perso.
Il lato negativo, tuttavia, presenta alcuni fattori significativi da menzionare. Prima di tutto, l’entità della contrazione economica sarà la più grande dagli anni della Grande Depressione. Il PIL continuerà a ridursi fino alla fine dell’anno e i livelli pre-virus saranno raggiunti solo nel 2022. Ciò significa che i prossimi due anni saranno comunque difficili. In secondo luogo, nel primo trimestre di quest’anno i consumatori hanno fatto spese eccessive che porteranno a una spesa inferiore nel secondo trimestre e faranno calare ulteriormente l’attività dei consumatori. In terzo luogo, il virus potrebbe ricomparire il prossimo anno. Sebbene quest’ultimo punto non riguardi solo l’Australia, anch’essa è a rischio.
Per l’AUD abbiamo quindi il seguente layout. Il mercato del lavoro difficilmente raggiungerà la piena occupazione quest’anno. Nella migliore delle ipotesi ci sarà un innalzamento del tasso di interesse nel prossimo futuro. La domanda corretta da porsi per quanto riguarda l’AUD non è quanto possa aumentare rispetto al paniere di valute, ma quanto potrà essere stabile durante l’anno mentre l’Australia sta ancora scoprendo la vastità dei danni causati dal virus.
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